Prima di fare "copia" e "incolla"

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lunedì 13 giugno 2011

Sant'Antonio di Padova e la benedizione dei bambini

La chiesa di Sant’Antonio di Padova festeggia ogni anno il suo Santo che è protettore dei bambini orfani. La festa che ogni anno si propone è abbastanza importante e richiama l’attenzione di buona parte dei campobassani. In passato la festa era sicuramente più grande, addirittura nelle vicinanze della chiesa venivano montate finanche delle giostre!
Ciò che però è importante è la serie di riti religiosi che accompagnano la festa del Santo. Ci sono due giorni di riti: il 12 e il 13 giugno.

Il 12 giugno oltre al Rosario e alla Santa Messa, c’è la benedizione dei bambini. Quando ero piccolo, pur non appartenendo alla Parrocchia, i miei genitori mi compravano il giglio e mi portavano nel piazzale della chiesa dove veniva fatta la “Consacrazione dei bambini a Sant’Antonio”: tutti i bambini, come succedeva anche prima, alzano il proprio giglio (che, per curiosità, macchia anche!!!) e viene pronunciata una preghiera di benedizione. In piazza solitamente si possono vedere anche quei bambini che hanno ricevuto una grazia e quindi per volontà dei genitori indossano un saio. Questo abito marrone, come quello di Sant’Antonio, per devozione va indossato per 13 mesi e 13 giorni a partire dal giorno in cui la grazia è stata ricevuta.
Il 13 giugno è proprio il giorno di Sant’Antonio e quindi, oltre alle celebrazioni eucaristiche, si fa una piccola processione e si benedicono dei pani che vengono distribuiti a tutte le persone. Queste, in cambio, danno un’offerta che viene donata agli orfani. Ecco perché si chiamano “Pani degli orfanelli”.
La serata della festa attira molte persone per via delle bancarelle e del concerto che viene organizzato.