Prima di fare "copia" e "incolla"

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venerdì 13 maggio 2011

La fiaccolata del 13 di ogni mese


La devozione a Santa Maria del Monte nella città è molto forte e si tramanda da generazioni. I campobassani sono così legati alla Madonna che le hanno dedicato una preghiera:

"O Maria Santissima Incoronata del Monte,
dolce nostra speranza,
eccoci prostrati ai piedi della tua bella immagine
che dall'infanzia imparammo a venerare,
davanti alla quale i nostri padri mai invano pregarono.
Tu, che tante volte allontanasti dalla nostra città
i morbi, le siccità, le guerre e gli infortuni,
liberaci ora dal peccato e dai nemici della religione
che cercano, con le loro massime, separarci da te.
Da questo monte benedici e soccorri chiunque ti invoca
ed in particolare modo i nostri compaesani
che vivono lontani dalla nostra città.
Risveglia in noi il timor santo di Dio,
l'adempimento alla sua legge e l'amore alle virtù,
affinché più facilmente i tuoi celestiali favori
vengano a consolarci.
Proteggi le nostre famiglie, le nostre campagne, i nostri interessi
e supplisci con la tua misericordia alle nostre colpe,
che contriti confessiamo e detestiamo.
Così vivendo in vita sotto il tuo potente patrocinio,
saremo sicuri in morte della tua amorosa assistenza,
per quindi venire a goderti senza fine
nella celeste Sionne.
(Continua con il "Salve Regina")"

Durante il mese mariano nella chiesa di S. Maria del Monte si celebrano le messe del "mese di maggio" ed ogni giorno alle 6.00 del mattino i banchi si riempiono di fedeli, così come avveniva in passato.
Inoltre, durante questo mese, arrivano nelle parrocchie dei predicatori da altre diocesi. Negli anni ottanta, quando il Rettore del Santuario era Padre Gerardo Saldutto, arrivò il predicatore Padre Paolo Berti. Rimasto colpito ed affascinato dalla forte devozione dimostrata dai Campobassani nei confronti della Madonna, propose di fare così come aveva visto nella città di Bologna sulle pendici della collina di San Luca: ogni 13 del mese si poteva fare una fiaccolata durante la quale si diceva il Rosario alternato a canti e brevi commenti del predicatore.
La proposta fu subito accettata e, immediatamente, furono acquistate le prime fiaccole a Napoli (nella "spedizione" c'era anche mia madre)!
Da allora, ogni 13 del mese ha luogo questo momento di preghiera: da maggio ad ottobre si svolge all'aperto lungo le pendici della collina dei Monti, mentre nei mesi freddi si svolge dentro la Chiesa di Santa Maria del Monte.
Negli anni passati il percorso passava lungo la strada che porta dai pressi di porta San Paolo (punto di raccolta) fino al piazzale della Chiesa e del Castello Monforte. Da quando è stato realizzato il percorso della "Via Matris" è proprio qui che si snoda la fiaccolata fino ad arrivare sempre nel piazzale, o addirittura nella Chiesa, dove si celebra una funzione conclusiva con lettura del Vangelo, omelia e benedizione.
Della fiaccolata colpisce la straordinaria partecipazione da parte dei fedeli: si trovano famiglie intere a pregare insieme, a partire dai bambini, i ragazzi, i genitori, i nonni! Tutti con le fiaccole in mano e concentrati a pregare, cantare ed ascoltare.
Non mancano le scene divertenti nel rispetto dello spirito della processione: fiaccole le cui protezioni in carta prendono fuoco, signore anziane che primeggiano e accelerano le parole delle preghiere e delle canzoni lasciandosi andare anche ad acuti striduli, smorfie di bambini che stanchi comunque continuano a seguire la fiaccolata affascinati dalle luci dolci delle candele. Immagini che ricordo fin da quando ero bambino e che non smettono mai di emozionare.

Nota:
Tornando alla citata Via Matris, questa è stata realizzata sull'altro versante della collina sotto proposta di Padre Gerardo Saldutto, il quale voleva che lungo il percorso fossero disposti anche punti di ritrovo e strutture sportive. E' stata, però, concessa solo la realizzazione di un piacevole viale alberato che si affaccia su una parte della città, lungo il quale sono disposti del grossi pannelli di bronzo che rappresentano le quindici stazioni del Rosario. La realizzazione e l'allestimento del viale è stato possibile grazie alle offerte dei fedeli che vivevano in città o che, addirittura, erano emigrati all'estero.

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